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Fonte: ICPI / MiC – Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione ICCD
Categorie
Feste popolari
Autori:
Riccardo Lodovici
Media

Pellegrinaggio Madonna del Pollino. 1978

La festa della Madonna di Pollino è una delle feste più importanti della montagna calabro-lucana.

Ogni anno migliaia di pellegrini, la prima domenica di giugno - venerdi, sabato e domenica della prima settimana di luglio - la seconda domenica di settembre si ritrovano per partecipare alla festa che ha il suo culmine presso il Santuario, che si erge a 1537 metri di altezza alle pendici del monte Pollino, su uno sperone roccioso, in posizione panoramica sulla valle del Frido. 
La statua della Madonna che nei mesi invernali viene custodita nella chiesa di San Severino Lucano, all’inizio dell’estate viene portata in processione al Santuario. Farà ritorno a San Severino la seconda domenica di settembre.

L'origine del culto alla Madonna del Pollino, la storia del ritrovamento della statua della Vergine e dell'edificazione del Santuario sono ancora oggetto di ricerca da parte degli studiosi e le versioni "popolari" sono numerose e diverse tra loro. Secondo alcune fonti il ritrovamento della statua lignea della SS. Vergine con Bambino - che originariamente pare fosse di fattura orientale o bizantina - risalirebbe agli inizi del '700. Attualmente la statua lignea della Madonna del Pollino, realizzata da autore ignoto probabilmente nel XIX sec., richiama alla simbologia della "Regina del cielo".
Tra le molte versioni sull'origine del culto tramandate oralmente dai devoti è costante l'apparizione della Madonna del Pollino ai pastori prima del ritrovamento della statua custodita in una grotta nelle immediate vicinanze dell'attuale Santuario. Secondo la ricostruzione fatta da due parroci di San Severino Lucano - Don Prospero Cirigliano, in uno scritto del 1929, e Don Camillo Perrone in un lavoro di ricerca pubblicato nel 1966 - pochi giorni dopo l'apparizione della Vergine ad un pastore, avvenuta nello stesso luogo ove si celava la scultura, avvenne che due donne, memori della presenza miracolosa della Vergine, andarono sul monte per ottenere la guarigione miracolosa del marito di una di loro. Assetate, mentre cercavano acqua in una grotta trovarono la cassa di legno in cui era racchiusa la statua della Madonna: al loro rientro trovarono l'uomo guarito che, in segno di riconoscenza, edificò la chiesa. In altre versioni si narra che la Madonna, sotto le sembianze di una "Bella Signora", si sarebbe rivelata ad una pastorella e avrebbe espresso, in una lettera da consegnare al clero, il desiderio che le venisse consacrato in quel luogo un edificio di culto.
Secondo la tradizione popolare la storia, del Santuario della madonna di Pollino, comincia tra il 1725 e il 1730 con l’apparizione della Vergine a un pastore che conduceva al pascolo il suo gregge sul Monte e con il successivo ritrovamento

Secondo la tradizione popolare la storia, del Santuario della madonna di Pollino, comincia tra il 1725 e il 1730 con l’apparizione della Vergine a un pastore che conduceva al pascolo il suo gregge sul Monte e con il successivo ritrovamento della statua in una grotta naturale da parte di due donne (Rosa Maria e Vittoria) di San Severino Lucano, accorse sul posto spinte dal loro forte sentimento religioso e dalla necessità di implorare la grazia della guarigione di un loro congiunto (Antonio) gravemente ammalato. Antonio, miracolosamente guarito da una lunga malattia, fece voto di far costruire sul luogo dell’apparizione una cappella. La grotta, formata da grossi blocchi di roccia, ancora oggi è al centro della pietà popolare.

La grande festa di Luglio:
Venerdì, sabato e domenica della prima settimana di luglio presso il Santuario ha luogo una affollata e sentita festa in onore della Madonna del Pollino. Tanti pellegrini provenienti principalmente dalla Basilicata e dalla Calabria raggiungono il luogo sacro a piedi lungo antichi tratturi montani e si accampano per tre giorni sulla montagna allestendo ripari di fortuna. Può allora cominciare la grande festa popolare tra prodotti tipici, vino e di strumenti musicali.
Nel tardo pomeriggio di venerdì la montagna si riempie del suono delle zampogne, degli organetti e dei tamburelli. I suonatori eseguono suonate e danze devozionali al cospetto della Madonna e poi tornano al luogo dell’accampamento dove sono ripagati con vino e buon cibo. Quando è sera la montagna si illumina dei fuochi, sui quali, per tradizione, i pellegrini cuociono carne, mentre all’interno del Santuario, i devoti continuano a portare il loro omaggio alla Vergine.
La mattina del sabato la Madonna esce dal Santuario tra suppliche, invocazioni e  scoppi di mortaretti e una lunga processione la segue tra i percorsi montani preceduta dal clero e dalle donne che danzano con i cinti in testa al ritmo dettato dalla banda, e dai suonatori del Pollino, ad ogni poggiata i fuochi pirotecnici salutano la Madre di Dio.
La processione ha termine con il rientro della statua nel Santuario ove, per l’intera estate, potrà essere venerata dai fedeli, ma la festa continua per tutto il pomeriggio e la notte del sabato.
Toccanti sono i momenti in cui dopo il rientro della statua in chiesa tutti i fedeli in fila passano a salutare la Madonna, toccandole le vesti, anche con fotografie di congiunti, per i quali si chiede una grazia o comunque li si raccomanda alla Vergine del Pollino, perché dia loro buona salute.

San Severino Lucano (PZ), Italia Regionbasilicata
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