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Fonte: ICPI / MiC – Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione ICCD
Categorie
Agricoltura
Autori:
Mario Chiappini
Media

Vendemmia d'ottobre. 1974

Mezzo di trasporto durante il lavoro della vendemmia.

Una coltivazione molto lunga e complessa era quella della vite. Il lavoro iniziava durante l’inverno affinché, nell’impossibilità di innaffiare manualmente le piante, per l’irrigazione potesse essere utilizzata l’acqua piovana.

Dopo aver tracciato i filari, i contadini piantavano i tralci, ad una distanza di circa un metro l’uno dall’altro. Le attività che annualmente si susseguivano erano quelle come l’estirpazione delle erbacce e l’allontanamento della terra dai ceppi, seguite dalla potatura, utile per spuntare i rami troppo lunghi e eliminare quelli inutili. Per evitare che il tralcio, ancora molto esile, potesse essere stroncato dal vento, gli si accostava una verga per sorreggerlo. Se curata in modo adeguato, la vigna già nel mese di marzo iniziava a produrre i rami da frutto.

I principali pericoli per la maturazione del frutto erano rappresentati, oltre che dai parassiti, dalla brina che poteva bruciarne i ceppi.
Accorgimento fondamentale per garantire un adeguato sviluppo era anche quello di sfoltire le piantine quando il fogliame era troppo rigoglioso e non permetteva ai raggi solari di raggiungere i grappoli.
Nel mese di settembre si poteva finalmente procedere alla vendemmia; in un clima festoso e gioviale si tagliavano i grappoli d’uva che poi, riposti dentro le tinozze, erano trasportati con i carri o trattori. nelle abitazioni per essere spremuti; sebbene alcuni disponessero di una mola apposita per macinare gli acini, la maggior parte schiacciava, un tempo, l’uva con i piedi. Il mosto ottenuto subiva diversi processi di lavorazione, a seconda del tipo di vino che si voleva produrre; poteva essere immediatamente separato dalle vinacce e versato nella botte dove si lasciava fermentare da solo, oppure era lasciato all’interno della tinozza affinché fermentasse insieme alle vinacce. Terminata la bollitura si passava tutto al torchio e si travasava il succo dentro una botte che poi veniva chiusa.

Alatri (FR), Italia Regionlazio
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