Le tre persone intervistate ci raccontano il pericolo scampato e la decisione di lasciare un'ex voto al Santuario. Si possono vedere immagini di diversi ex voto presenti nel luogo sacro.

L'intervistata racconta ai nipoti alcune delle filastrocche che sua nonna era solita recitarle. Immagini d'epoca ci fanno vedere dei bambini impegnati a giocare all'aperto.

L'intervistato ci spiega il gioco del pallone elastico, gioco diffuso sulle colline piemontesi e liguri. Regole, punteggi, trucchi e aneddoti ci vengono raccontati mentre si vedono partite giocate ieri e oggi.

L'intervistata ci racconta la ricetta del bunet, un budino al cioccolato della tradizione piemontese, e le ricorrenze per cui veniva preparato. Si vede la signora preparare il dolce nella sua cucina.

Un cantastorie con una fisarmonica ci racconta la sua storia e qual è il compito di un cantastorie all'interno della società contadina di Langa. Ci accenna e spiega la canzone di un minatore e di un militare mentre immagini di repertorio ci illustrano momenti di vita.

Storia di un gruppo di canto popolare: la loro ricerca di canti antichi e le loro reinterpretazioni. Con immagini di antiche esibizioni si ascolta la canzone "del Moretto" eseguita con il nipote.

L'intervistata mentre prepara le forme di pane davanti al forno comunitario della frazione ci racconta come avveniva acceso e come veniva gestita la turnazione degli abitanti. Immagini d'epoca ci fanno vedere una vecchia panificazione.

L'intervistato racconta la storia del gioco dei birilli, un gioco a cui possono giocare solo le donne di Farigliano. Accanto ad immagini d'epoca si scoprono le regole e il contesto in cui viene giocato

L'intervistato, cavatore di tartufi dall'età di 5 anni, ci racconta come ha scoperto questa passione, la ricerca e il fondamentale rapporto con il cane, addestramento compreso.

L'intervistato, mentre vediamo l'incenso bruciato all'interno del turibolo, ci spiega perché si utilizza l'incenso, come si utilizza e quali sono le funzioni in cui è indispensabile utilizzarlo.

L'intervistato accanto ad un aratro ci racconta come un tempo veniva utilizzato grazie alla trazione animale. Filmati di una riproposizione dell'aratura con bue ci illustrano la procedura.

L'intervistato mentre affila una falce con martello e incudine racconta come veniva utilizzata nei campi. Immagini d'epoca ci fan vedere persone mentre usano la falce nei campi.

L'intervistato mentre affila una falce messoria con martello e incudine ci racconta del suo utilizzo nella raccolta del grano e di come venisse affilata ogni sera finita la giornata dsi lavoro.

L'intervistato racconta la festa dei Micun organizzata dalla confraternita la seconda domenica dopo Pasqua. Con immagini d'epoca e contemporanee vediamo e ascoltiamo la storia della festa dalla preparazione del pane alla sua distribuzione a processione ultimata.

L'intervistato ci racconta la storia della ghironda, antico strumento medievale. Un tempo veniva usato per accompagnare i canti gregoriani mentre oggi è presente nei gruppi di musica occitana. Si può ascoltare e vedere lo strumento suonare.

L'intervistato, interprete del ruolo di Ponzio Pilato, ci racconta la rinascita di questa sacra rappresentazione che ripresa nel 1979 è interpretata da molti abitanti del paese. Mentre ci recita una delle sue battute si vedono filmati di edizioni passate della sacra rappresentazione.

L'intervistato ci racconta prima la raccolta dei covoni di grano nei campi e poi la trebbiatura che si svolgeva in cascina. Vedendo immagini di una vecchia trebbiatura e di una riproposizione dei giorni nostri si ascolta quale era il lavoro del trebbiatore.

L'intervistato ci racconta tre tipi di zappa differenti e i loro utilizzi. Fare solchi, smuovere la terra nelle vigne sino a scavare la fossa per il defunto.

L'intervistato ci racconta di come ha imparato l'arte della raccolta, immagini di repertorio ci fanno vedere vecchie e nuove ricerche.

Ci viene presentato un carro agricolo a traino animale degli anni Trenta in uso in Langa. Ci viene spiegato come veniva costruito e utilizzato oltre a veder immagini d'epoca di carri trainati da buoi
