Saperi e tecniche
Museo per la Navigazione delle Acque Interne Capodimonte Regione Lazio lago di Bolsena maestro Marta
finanziamento della Regione Lazio ricchezza della terminologia delle varie parti realizzazione della barca maestro d'ascia anno della sua realizzazione documentario differenze dialettali unico documento esistente imbarcazioni tradizionali di legno Navigazione delle Acque Interne di Capodimonte realizzazione tecnica della barca tradizionale del lago paesi di Marta Museo paesi del lago VT occasione fasi barca termini argomento Bolsena
Tecniche tradizionali di pesca del lago di Bolsena: tecnica di costruzione della "barca"
Nel mese di ottobre-novembre, dopo avere scelto nella macchia la pianta di cerro adatta per realizzare le tavole dell'imbarcazione tradizionale del lago di Bolsena, la si fa tagliare dal boscaiolo. Con l'accetta vengono tagliati i rami e si squadra il tronco. Poi con un "segone", in due persone, vengono ricavate dal tronco le tavole di 2 centimetri di spessore l'una e lunghe 7 metri. Dopo averle tagliate, vengono fatte stagionare circa sei mesi al sole e all'acqua perché si abituino alla temperatura. Le tavole di cerro sono in tutto 7, di circa 40, massimo 50 centimetri di larghezza. Per fare il "fondo" le tavole di cerro sono tagliate a misura di 6 metri e 50 centimetri. Vengono sagomate a occhio, tagliate e unite alle "sponde". Ogni "sponda" della barca è composta da 2 tavole per un totale di 66-67 centimetri di altezza (con una punta di 70 centimetri sulla "culata" e sulla punta). Sul "fondo" vengono messe 3 tavole. Sul lato della "culata" il fondo è largo da un 1 e 10 a 95 centimetri, mentre nel "petto" (l'inizio della punta) è largo 85-90 centimetri. Sul "fondo", nel lato che tocca l'acqua, vengono messi gli "sguiciotti", 2 assicelle che danno alla barca stabilità maggiore. Alle sponde vengono inchiodate le "matee" di legno di olivo piegato (14 per ogni parte), mentre sul fondo dentro la barca vengono inchiodate le "poste" (assi trasversali al fondo). Insieme alle sponde vengono realizzati l'"usciolo" (la poppa), la "lena" sulla "culata" (poppa) con le sporgenze ("orecchiozzi"), il "trasto" (i 2 sedili) e la "briglia" in ferro (o "catenella" per legare la barca). I remi sono in castagno e sono composti da due parti: la "pala", lunga 1 metro e 90 centimetri e lo "stico" di 2 metri e 20; le due parti vengono sovrapposte parzialmente. Ci sono nella barca due remi diversi, il "riemo" e la "rosta", girati in direzioni diverse, che vengono collocati in due punti diversi della barca. I remi vengono infilati in un "piro"; il remo veniva legato al "piro" con lo "stropio" e il "morso". In passato, per realizzare una barca, veniva impiegata circa una settimana, una settimana e mezzo lavorando l'intero giorno in due persone.