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Fonte: Regione Basilicata / Regione Basilicata – Patrimonio Cultura Basilicata
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Feste popolari

RIEVOCAZIONE STORICO MEDIEVALE

LA MANIFESTAZIONE SI SVOLGE NEL SUGGESTIVO BORGO ANTICO, COMUNEMENTE CONSOCIUTO COME CASTELLO, RISALENTE AL PERIODO TARDO MEDIEVALE.
Valutazione interesse culturale Con decreto del 1692 il feudo di Tortora, in Calabria Citra, fu messo all'asta e l'aggiudicazione avvenne, qualche anno dopo, a favore di Diego Vitale, figlio di Giuseppe barone di Trecchina, discendente da uno dei rami di una nobile famiglia di Cava dei Tirreni.
Un antenato, con lo stesso nome, appunto Diego Vitale, colonnello di Carlo V, per aver difeso, nel 1528, la cittàdi Cava dall'assalto delle truppe del Lautrech, aveva ottenuto, con la franchigia delle gabelle, anche il privilegio di inquartare nelle sue armi due aquile imperiali, trasmesso al barone di Trecchina e, da questi, riportato ai successori * (Il tramonto di una grande dinastia
di Giovanni Celico e Biagio Moliterni - http://legestadellacavalleria.blogspot.it/2008/09/i-vitale-di-trecchina-e-di-tortora.html )
Nella ComunitàTrecchinese ha da sempre avuto una particolare tradizione culturale la presenza dei ruderi del castello e della torre di guardia, che mantengono viva la memoria delle antiche gesta dei suoi abitanti. Gli antichi mestieri, come il lattonaio, il fabbro, falegname, impaglia sedie, ombrellaio, rivivono nelle abili mani degli ultimi artigiani ancora presenti e che se non adeguatamente tramandati rischiano di svanire nell'arco di pochi anni.
L'iniziativa si configura come l'unico evento di rievocazione storica dell'area del Lagonegrese e Pollino. La manifestazione e' infatti diventata per la valle un avvenimento di ampio respiro tanto da richiamare turisti provenienti da varie regioni. Originale la locazione dellï'evento che si realizza nell'antico borgo-castello del paese e nell'area antistante, dove intere famiglie e soprattutto anche i turisti, in costume d'epoca rievocano quadri di vita vissuta medievale, riproponendo antichi mestieri, usanze e tradizioni con naturalezza e spontaneita' . E poi il fieno sparso lungo le strade, i segni della modernita' sapientemente celati, le torce accese per illuminare il percorso del visitatore, il tutto immerso in un borgo medievale inalterato e fuori dal tempo.
Trecchina, antico centro lucano ricco di mille suggestioni non esclusivamente paesaggistiche ma derivanti da storia, arte, folklore e dalle tante piacevolezze gastronomiche rinomate che attingono alla migliore tradizione culinaria della sua gente. Degradando dall'Antico borgo medioevale denominato "Castello" il paese si estende verso il "Piano" che costituisce l'attuale centro abitato: il "Castello" e il "Piano" due nuclei diversamente strutturati per impianto urbanistico architettonico, ma armonicamente complementari. Il borgo, adagiato su di uno sperone roccioso inaccessibile dalla valle, fortificato da tre torri, di cui una in buono stato di conservazione, mantiene intatti angoli di rara bellezza e antiche abitudini di vita. Finestre, loggiati sormontati da archi, balconi adorni di gerani e mentuccia si aprono su un dedalo di viuzze che si inerpicano dal vallone fino al punto piu' alto ove ruderi del castello baronale del '500 testimoniano secoli di storia di questa comunita'Â . Mirando dall'alto del "Giardino Belvedere", l'occhio spazia abbacinato dallo spettacolo che offre la splendida valle sottostante dalle tinte fluide e dolcissime ove si fondono, come in un acquerello, l'argento del fiume Noce e le varie tonalita'Â di verde della vegetazione tra cui appaiono incastonati numerosi casolari, i paesi della valle e i deliziosi "villaggi". Cuore del paese e' la bellissima "Piazza del Popolo" autentico gioiello e palcoscenico naturale della vita trecchinese le cui quinte sono costituite da alcuni palazzi di stile liberty che si affacciano sul viale Jequie'. Impreziosita da variopinti giardini, la piazza diventa, soprattutto nella stagione estiva, il luogo dove si allestiscono mostre di pittura, artigianato, di prodotti tipici e di arte contadina, per non tacere dei spettacoli teatrali e dei concerti sotto la luna. E' ancora qui che si erge la chiesa madre, dedicata a San Michele Arcangelo, realizzata fra il 1840 e il 1878 solo con le offerte e il lavoro di tutti i fedeli. All'interno si possono ammirare tele della scuola napoletana, medaglioni a volta affrescati dal Lanziani e restaurati di recente da Larocca. A sud ovest della piazza si trova la chiesa di Sant'Antonio, costruita nei primi decenni del ventesimo secolo
La trasmissione delle antiche gesta del borgo, e' avvenuta di generazione in generazione prevalentemente orale. Non vi sono molti documenti scritti, ma di Trecchina giàsi parla nel libro LO CUNTO DE LI CUNTI raccolta di 50 fiabe in lingua napoletana scritte da Giambattista Basile, edite fra il 1634 e il 1636 a Napoli, in cui è riportato questo passo: E COMMA DISSE BUONO CHILL'OMMO DE LA TRECCHINA CHE IEA VENNENNO NUCE, NON E' TUTTO ORO, NO, CHELLO CHE LUCE.
La rievocazione storico medievale, cosi' come descritta, ha l'ambizioso obbiettivo di far rivivere nei due giorni in cui si svolge, un'atmosfera ambientale, culturale, gastronomica dell'antico tardo medioevo.

Osservazioni
L'evento e' stato finora realizzato a cura dell'Associazione ALLA CORTE DEL DUCA VITALE, costituita da un affiatato gruppo di giovani di Trecchina, che da molti anni porta avanti questa ormai tradizionale esperienza. Nei giorni dell'evento si affiancano all'associazione numerosi altri cittadini, volontari figuranti, essenziali per la buona riuscita dell'evento. Alcuni di essi, custodi di antichi mestieri, (fabbro, lattoniere impagliatore di sedie, etc) fanno rivivere le antiche gesta che animavano la comunita'Â nel periodo a cui la manifestazione si riferisce.
TRECCHINA (Potenza), Italia Regionbasilicata
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