La manifestazione rievoca l’assalto al castello di Moasca avvenuto nel luglio 1308.

Le azioni di guerra iniziano nel tardo pomeriggio di sabato con i combattimenti all’arma bianca, sotto le mura del maniero, tra i cavalieri guelfi di Asti e Chieri e quelli ghibellini moaschesi. Seguono scene di vita al campo d’arme e l’esibizione di danzatrici in costumi medievali, tamburini e sbandieratori nella piazza del paese. Nello stesso tempo vengono riproposti gli antichi mestieri (cerusico, amanuense-miniatore, ecc.) e viene messo in scena uno spettacolo itinerante sulle forme di eresia che nel Medioevo conducevano gli accusati nelle stanze di tortura e al rogo.

I visitatori, che per circolare liberamente nella zona della battaglia devono munirsi del lasciapassare, possono degustare piatti ispirati alla cucina dell’epoca medievale.

Attorno alle ore 22 avviene un secondo assalto al castello, reso particolarmente scenografico dagli effetti speciali che simulano scoppi, fumi ed incendi. La vittoria dei moaschesi assediati viene festeggiata con i fuochi artificiali.

Il giorno successivo, dalle ore 10 riprendono i festeggiamenti per la vittoria, con la distribuzione in piazza di salumi, formaggio, vino, ecc.