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Fonte: Atlante delle Feste Popolari del Piemonte / Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – UniSG
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Feste popolari

Passione - Conversione de sancta Maria Magdalena

"La 'Passione' di Revello fu rappresentata, pare, nel 1492, è un dramma composto in rozzo italiano ed in rima - 13454 versi! - autore frate Simone predicatore, probabilmente domenicano - fu eseguitio da parte dei giovani stessi del luogo, ai quali in Marchese di Saluzzo somministrò le stoffe per i vestiari ed i drappi per l'addobbo dei 'zafaldi' o palchi per gli attori -questi palchi erano molti, come tanti casellari disposti in vario modo ed anco sovrapposti con iscrizioni - l'azione si svolgeva in ciascuna delle mansioni o palchi od anche in uno spazio comune, il campo: ma tutti gli attori erano in vista del pubblico, fin dal principio del dramma, distribuiti per le rispettive caselle. Era un'esibizione simultanea di effetto fantastico, paragonabile alle pitture polittiche ed alle vetrate che ne ebbero anche in essa il modello. /.../. Alla 'Passione' di Revello gran numero e varietà di attori, in tutto 204, esclusi i gruppi - personaggi nominati dal Vangelo e dalla leggenda: arcangeli, profeti, sibille, magi, pastori; e poi 24 gruppi di angeli, diavoli, discepoli, scudieri, baroni, poveri, ammalati, santi padri del Limbo, - fu un avvenimento non più veduto per le nostre regioni (altre notizie, cfr. Promis, Savio...)" (Milano, 2005, p. 157).

"Risale al periodo pasquale del 1481, secondo le ultime ricerche, l'allestimento della 'Passione' di Revello un documento fondamentale 'per la storia teatrale e religiosa della regione piemontese e testimone importante, in ambito europeo, degli sviluppi del genere dei 'mystères' francesi medievali (Piccat, 1986, p. 13). Organizzata dall'associazione giovanile locale sulla piazza davanti alla chiesa di Maria Maddalena, su diversi palchi, la rappresentazione è divisa in tre giornate secondo il modello francese ed è composta da oltre tredicimila versi, per lo più di rozza fattura come è rozza la lingua italiana usata, con parole e modi di dire dialettali e francesi. Il testo, pubblicato da Vincenzo Promis nel 1888, si estende a tutta la vita di Cristo e costituisce il solo esempio di dramma ciclico di dimensioni tali da poter essere confrontato solo con il teatro francese del XV secolo... /.../. La 'Passione di Revello è tornata a rivivere temporaneamente ed è stata messa in scena nel teatro Alfieri di Torino grazie a giovani attori del luogo che hanno voluto riproporre una grande pagina tradizionale del loro paese" (Borra, 1997, p. 347).

La 'Passione' è stata riproposta nel 1970 (il 23 marzo) al teatro Alfieri di Torino e, pur se solo in parte, anche venerdì 11 e sabato 12 giugno 1999, nel giardino di Villa Radicati a Saluzzo (mia osservazione)

"Secondo recenti indagini d'archivio risale al periodo pasquale del 1481, l'allestimento della 'Passione' di Revello /.../. Per la rappresentazione, organizzata dalla locale associazione giovanile ('la zoventura di Revello'), vennero innalzati diversi palchi ('zafaldi') con i vari luoghi deputati nella piazza antistante la chiesa di Maria Maddalena /.../. Il testo, di oltre dodicimila versi suddivisi in tre giornate, era subordinato alla predicazione che apriva, interrompeva e chiudeva la rappresentazione. La prima giornata inizia con il sermone che intende spiegare teologicamente la necessità della morte del Cristo. Segue la giustificazione della rappresentazione: poichè 'nel mondo è si poca fede/che apena se crede quello che se vede/Vi mostrerò cum ardente desio/la Passione del figliuol de Dio'. Si passa quindi alla messa in scena incentrata sulla vita di Cristo dalla nascita (preceduta dal dibattito in paradiso sulla necessità dell'incarnazione, dalle profezie, dal conciliaboli dei diavoli, ecc.) fino all'entrata di Cristo a Gerusalemme e l'offerta di tradimento da parte di Giuda. La seconda giornata tratta della Passione fino alla sentenza di condanna e termina con poche parole del predicatore. Nella terza le scene chiave sono costituite dalla crocifissione e dalla liberazione delle anime dal Limbo. Il Cristo risorto, alla fine, ordina alla Maddalena di 'andare da frate Simone/se aparegli a predicare/sciò che già l'à previsto'. La Maddalena risponde: 'Anderò dire a frate Simone/che di presente faza il suo sermone'. E il frate, dopo aver predicato, congeda la folla dicendo: 'D'una cossa vi voglio pregare/ch'el vi piaza di volermi perdonare/se nnon è stata cotesta Passione/si pietosamente et cum tal dyvocione/como aparterebe in prima a Christo/et poi a voi altri chi avete visto' /.../ (Bernardi, 1991, pp. 234-235).

"... come esempi di nuove proposte l'autore segnala la sacra rappresentazione della Passione a Villanova d'Asti e la ripresa della Passione di Revello (Cuneo) con 'esiti ancora dubbi'" (Bernardi, 1991, p. 393, nota 24, ove cita Bravo, 1984).

"... la festa /.../ a volte incentivata da sacre rappresentazioni. Fra di esse ci fu a Revello la 'Conversione de Sancta Maria Magdalena, la cui prima rappresentazione risalì al 1461: il 'ludus' in 181 versi, fu proposto con una scenografia piuttosto semplice e artigianale, che comprendeva impalcature (saffaldos), secondo un costume diffusosi nella prima metà del '400 nel torinese così come oltralpe. La costruzione fu portata avanti dal 5 al 9 agosto, in un periodo di stasi dei lavori agricoli e se ne incaricarono sette massari. La rappresentazione si tenne 'apud palacium' e alla marchesa di saluzzo fu offerta una torcia in cera, anche perchè il amrchese aveva concesso 'tapizia domini' per il 'ludus', a sua volta messo insieme quanto a testo e coordinato da frate Jacopo Genoysio del nuovo monastero di Revello che probabilmente intervenna in scena in qualità di predicatore..." (Basteris, 2004, p. 49)

(CN), Italia Regionpiemonte
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