Ecomusei musei etnografici
Museo “C. Leone”
Il Museo Camillo Leone ospita una collezione eterogenea di oggetti.
Al suo interno, sono esposte opere e vengono conservati reperti, che documentano il passato di Vercelli dalla preistoria all'età moderna. Non mancano, inoltre, numerosi esempi di arte decorativa e applicata provenienti da diverse località d'Europa.
Il pezzo di maggior pregio è, probabilmente, il cofanetto di manifattura limosina, che risale all'inizio del XIII secolo.
Tra i reperti di epoca romana, ritrovati in provincia di Vercelli ed esposti nelle sale del Museo Leone, di particolare interesse sono la stele bilingue scolpita in latino e celtico e la Lex Tappula, un frammento bronzeo su cui è inciso un testo goliardico risalente all'epoca dell'Impero Romano.
Sempre di provenienza vercellese, sono le sculture che decoravano il pulpito del Duomo di Vercelli, i frammenti del mosaico del XII secolo, che ornava il pavimento della chiesa di Santa Maria Maggiore, il sarcofago in tufo su cui sono scolpiti la Madonna, il Bambino ed i Santi.
Fanno parte della collezione del Museo Camillo Leone anche alcuni volumi del XVI secolo realizzati dagli stampatori di Trino e di Vercelli.
Merita una visita anche l'elegante collezione di abiti settecenteschi.
Informazione tratta da www.vercellilink.com
Il Museo Leone, aperto al pubblico nel 1910, è costituito dal fondo che il notaio Camillo Leone (1830-1907) dona all'Istituto di Belle Arti. Il Museo si articola all'interno di due antichi edifici collegati fra loro da una manica di raccordo: la cinquecentesca Casa Alciati e il barocco Palazzo Langosco. Casa Alciati, antica residenza nobiliare che risale all'inizio del XVI secolo ha ambienti decorati con affreschi a parete risalenti al primo Cinquecento. I numerosi fregi a "grottesche" e i soggetti mitologici tratti dal repertorio figurativo classico accanto all'uso di sfondati prospettici, evidenziano la forte influenza della pittura romana contemporanea. Gli ambienti di Palazzo Langosco, invece, decorati con dipinti e stucchi settecenteschi, sono più recenti.
Le importanti collezioni archeologiche di storia antica vercellese, sono esposte nelle tredici sale del pianterreno, il cui allestimento ricostruisce attraverso oggetti e documenti, la storia di Vercelli dalla Preistoria al Risorgimento. Nella galleria, a lato del giardino, è esposto un frammento della ricca sezione di Incunaboli e Cinquecentine conservati nella Biblioteca che custodisce anche edizioni di noti stampatori di origine vercellese e trinese.
Informazione tratta da www.regione.piemonte.it