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Granai del Mediterraneo
Mimmo Jodice
Il senso privilegiato di Mimmo Jodice è senza dubbio la vista ma “l’esercizio del vedere - dice - predispone al gusto e amplifica il piacere del cibo”. Ricorda l’infanzia trascorsa nel centro antico di Napoli nel periodo difficile del dopoguerra e alcuni rituali legati al focolare domestico: l’odore dei chicchi di caffé che abbrustolivano, i cibi delle feste. Ha nella memoria immagini vivide del pollo sacrificato per il pranzo domenicale e dello scannatore professionista incaricato dell’esecuzione degli agnellini pasquali nel quartiere Sanità. Rimpiange soprattutto la stagionalità dei cibi di una volta ma la sua madeleine rimane il pane sale e olio, un piatto semplicissimo che ama ancora mangiare a colazione. Il Mediterraneo è una delle sue fonti d’ispirazione ricorrenti. Ripensandolo come culla della Dieta Mediterranea evoca il sole, il mare, i profumi, la terra, gli antichi uliveti che sembrano sculture, i vigneti, le botti, il vino rosso, le feste del grano, ma pensa anche ai segni dei cibi mediterranei nelle nature morte barocche che l’hanno ispirato nelle fotografie della serie Eden e al lavoro desiderato sui pani mediterranei, progettato con l’amico Predrag Matvejevic e poi rimasto incompiuto.