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Fonte: Granai della Memoria / Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – UniSG
Categorie
Archivi storici
Entità
Mario
Archivio:
Fame di lavoro
Autori:
Luca Percivalle, Luca Ghiardo, Luca Ghiardo, Davide Porporato
Mario

Mario Cerato

Mario inizia il suo percorso in una boita, una piccola azienda artigiana, che come tante altre era nata in fretta e furia al pian terreno o nel seminterrato di un'abitazione. In tale contesto sperimenta sulla sua pelle l'asprezza di un orario lavorativo di 11 ore giornaliere per 6 giorni a settimana, assimilabile alla schiavitù. La boita in cui aveva trovato occupazione non aveva locali adibiti al consumo del pasto per cui ci si limitava a mangiare un panino accanto alle macchine da lavoro.Nel 1962 entra in FIAT: grande come una cattedrale, rumorosa per il vociare di un'infinità di persone! Il racconto di Mario si concentra molto sul tema della condivisione, dei rapporti sociali con i propri colleghi e in particolare con i superiori, con i quali ha sempre mantenuto, al minimo, rapporti di civiltà se non di amicizia, senza tradire il suo ruolo di sindacalista.Il racconto di Cerato è carico di nostalgia per gli anni trascorsi in mezzo a una massa di persone che hanno condiviso la gioventù, le aspirazioni, le lotte per i diritti. Oggi Mario ha appeso il suo baracchino al muro "come i generali hanno le loro spade, io ho il baracchino, il simbolo delle mie lotte!"  

Torino (TO), IT Regionpiemonte
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