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Fonte: Regione Basilicata / Regione Basilicata – Patrimonio Cultura Basilicata
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Feste popolari

LA BATTAGLIA DI LAURIA DEL 1806

Il centro storico di Lauria conserva i luoghi e gli spazi della battaglia e, in questo contesto, gli elementi tangibili e caratterizzanti sono da considerare: i resti dell'antica cinta muraria medievale; le porte dell'antica citt? (ad esempio la porta S. Antuono nel rione Castello); il monastero di S. Bernardino, ubicato all'ingresso del rione Borgo, e all'epoca luogo di resistenza dei monaci; il Palazzo Masella, nel rione Borgo (inferiore); il convento di S. Antonio, anch'esso luogo della battaglia, situato in un ulteriore punto di accesso al rione Castello; l'antico Palazzo Parrazzini, luogo di acquartieramento delle truppe francesi; la Villa Comunale, all'epoca utilizzata come fossa comune per i caduti di entrambi gli schieramenti, e perci? nominata "l'Onda dei Morti" (in cui si trova una "lapide commemorativa"); e, non in ultimo, l'antica abitazione (oggi ristrutturata e recuperata) di Domenico Lentini, all'epoca giovane sacerdote della diocesi guidata dal Monsignor Lodovici. Diverse abitazioni e residenze palazzate, inoltre, in via Carlo Alberto e via Cairoli, conservano ancora segni dell'incendio (bruciature) sulle travi portanti e scritte in lingua francese che riportano i nomi dei soldati. Monumento per eccellenza, invece, è la "croce" che sostitu? definitivamente l'"albero della libert?" dopo la cacciata delle truppe. Luogo simbolo e mitico, invece, è diventato il piccolo spiazzo, in contrada Seta, sul tracciato dell'antica via Popilia, dove, come si narra, il generale Massena osserv? la citt? prima dell'attacco. Proprio l? sorgeva una quercia molto grande che, in seguito, fu indicata in dialetto locale come la "cersa di Massena". Oltre ai luoghi e gli spazi interni alla citt? di Lauria, la battaglia in oggetto ha incidenza anche più ampiale truppe di Napoleone a Lagonegro, lo sbarco nelle secche di Castrocucco , fino a Trecchina. In particolare, Maratea venne cannoneggiata, subendo gravi perdite. L'evento del 1806 caratterizza e qualifica la storia e la tradizione della comunit? locale. In modo radicale cambi? la fisionomia dell'abitato producendo una nuova organizzazione urbana (distruzione della cinta muraria, e conseguente allargamento delle strade). Dell'evento, nella memoria collettiva, permangono, da un lato, la tragicit? legata - oltre che all'incendio - ai caduti (più di mille) e dall'altro, la dinamica con cui l'abitato si trasform? in un campo di battaglia. Proprio questo aspetto contraddistingue la formazione dell'identit? culturale della comunit? lauriota, non solo perché nell'evento erano coinvolti alcuni dei più noti personaggi storici del posto, ma anche perché la battaglia rappresenta un unicum da un punto di vista storiografico generale (la sconfitta di un fortino legittimista "asserragliato", appunto). L'evento, in ogni caso, viene commemorato nel suo centenario e nel suo bicentenario. Diversi momenti didattici e divulgativi, inoltre, e in tempi recenti, sono stati dedicati al tema, anche se una mancata valorizzazione dei luoghi storici della comunit? non facilita la conservazione e la conoscenza, cos? come un ipotizzabile scollegamento tra gli studi e la percezione pubblica. Se, cioè, non si pu? parlare di un vero e proprio rischio di sparizione del bene, dalla memoria condivisa e pubblica, è altrettanto vero che occorrerebbero mezzi adeguati per caratterizzare maggiormente il contesto urbano soprattutto da un punto di vista storico (e di "identit?"). Il contesto storico locale rappresenta una comunit? ricca di beni culturali di notevole importanza, materiali e immateriali, che riproducono, come di norma in questi casi, soprattutto nei momenti di "ricorrenza", un interesse maggiore. L'attenzione alla storia contraddistingue non solo le attivit? didattiche regolari, ma anche diversi centri di ricerca e divulgazione locali che, relativamente a diversi aspetti, si occupano della vita dei personaggi più "popolari" quali ad esempio: il Ruggero, ammiraglio da cui prende il nome il Castello, posto in cime al rione Cafaro; il Brancati, cardinale di origine lauriota; il Lentini, venerato dalla comunit? religiosa, in tutto il circondario; e altri come: l'Ulloa, di origine lauriota e ultimo premier delle Due Sicilie; il Viceconti (Raffaele), storiografo e pubblicista de "L'ora presente" (quindicinale del 1906); i Viceconti (Carlo e Paolo) e il Sarubbi "uomini di cultura", attivi nel periodo risorgimentale e fautori di attivit? pubblicistica di rilievo. Una comunit? di studi e di pensiero, insomma, è operativa all'interno della comunit? diffusa attraverso momenti di aggregazione sociale e pubblica: eventi, mostre e, in particolare, pubblicazioni, anche scientifiche le quali denotano modalit? di trasmissione del sapere in forma prevalentemente scritta, o anche momenti di approfondimento e dibattito (legati alla convegnistica) che per?, nel caso della battaglia di Lauria, acquistano forma espressiva soprattutto nella data rievocativa, attorno all'8 agosto. la battaglia dell'8 agosto è quindi, al pari, delle date "storiche" oggetto di ricorrenza annuale. Se il centenario venne commemorato da una comunit? maggiormente incline a farne una data "popolare", il bicentenario, organizzato dal centro culturale "P.Ulloa" in supporto alla pubblica amministrazione, ha assunto i caratteri più istituzionali. Nella prima decade di agosto, comunque, la memoria dell'evento è rimasta attuale. L'evento culturale attuale è il frutto della narrazione, a trasmissione orale, soprattutto per quanto riguarda i fattori "mitopoietici", e scritta, con l'impegno di ricerca archivistica sugli aspetti maggiormente critici, relativi alla storia militare e a quella delle forze storiche impegnate, per definirne i dettagli e le rispettive fisionomie. La "battaglia", inoltre, è stata oggetto anche di acceso dibattito locale, anche con inclinazioni politologiche, e ci? ne sottolinea il rilievo. La rievocazione della battaglia è ad oggi un'opportunit? per animare la memoria in modo innovativo, e viceversa, con arti performative, rappresentazioni teatrali e musicali, e in ultimo il "gioco". In particolare, le associazioni culturali "P. Ulloa" e "I.S.S. BA.M." (editrice di una rivista scientifica di studi storici "Basiliskos") hanno organizzato nel dicembre 2013 e nell'agosto 2014 eventi rievocativi e di divulgazione artistico-culturale, proponendo elementi di novit?, non solo nelle forme espressive, ma anche di contenuto, allargando ad esempio il contesto della commemorazione, in relazione ai personaggi storici, anche alle figure "popolane" ancora non sufficientemente conosciute, né valorizzate quale quella di Angiola Perrone - la donna che lanci? dal torrione l'allarme iniziale. Altri gruppi associativi, inoltre, collaborano alla realizzazione degli eventi culturali, anche dal punto di vista dell'attrazione turistica e conoscitiva. La battaglia in oggetto insomma è sia oggetto storiografico sia oggetto di elaborazione artistico-culturale.

Osservazioni
Nel corso dell'anno, la comunit? e le associazioni sono coinvolte nell'elaborazione del format da realizzare in occasione della "ricorrenza" attraverso tavole rotonde, convegni, divulgazione pubblicista, social network, gruppi di lavoro trasversali, laboratori teatrali, che producono proposte di valorizzazione del bene culturale. In occasione della "manifestazione rievocativa" la comunit? è coinvolta direttamente, attraverso attivit? "gratuite" (in quanto pubbliche), quali in particolare: giri turistici in minibus - under e over 18; giochi urbani - con attenzione specifica agli under 18; spettacolo interattivo.
Lauria (Potenza), Italia Regionbasilicata
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