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Fonte: Granai della Memoria / Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – UniSG
Categorie
Archivi storici
Archivio:
Storie di Volvera
Autori:
Franco Zampicinini, Luca Percivalle – Davide Porporato con la collaborazione di Anna Aletto
Gianfranco Serra

Gianfranco Serra - Teresa Morra

Gianfranco Serra, nato a Volvera nel 1943, imprenditore agricolo e artigiano, descrive l’evoluzione di Volvera e più specificatamente della propria frazione Gerbole (la zona più povera del territorio), dagli anni Quaranta, quando era un paesino di campagna, sino agli anni Sessanta con la costruzione delle fabbriche, sottolineando l’attività di escavazione che svolgeva in quegli anni per fornire il materiale per la costruzione edilizia. Sottolinea quindi il disagio portato dalla Fiat per la discarica, ma anche i vantaggi dell’occupazione di manodopera. Interviene la moglie Teresa Morra, che racconta di essere originaria di Cherasco (dove è nata nel 1952), cittadina dove il padre faceva il calzolaio,  e poi essere andata a Piossasco, perché c’erano le fabbriche. Riprende la parola il marito che ricorda che un tempo andava a caricare le uve nelle Langhe, dove all’epoca la gente era povera. In merito alla lottizzazione edilizia della frazione, sottolinea che è stata ben realizzata, mentre vi è una carenza di servizi, quali strade, metano, ecc. Interviene la moglie che sottolinea la buona integrazione dei figli con veneti e meridionali e il contributo per la socializzazione data dalla bocciofila, dall’associazione anziani, dalla chiesa costruita nel 1979. Anche il marito ricorda l’attività della bocciofila, la festa campagnola che ha fatto conoscere le frazioni di Gerbole e Zucche, passando poi a parlare dei tempi della scuola, della messa per la quale si andava a prendere col cavallo il sacerdote nei paesi vicini, delle sagra di Gerbole ad agosto e di quella della di Zucche a settembre; ricorda che proprio alla sagra di Gerbole, nel 1951 c’era stato il rapimento del fratello di 21 mesi, trovato dopo poche ore a Volvera. Passa quindi a descrivere la nascita, nel 1978, della Cooperativa agricola, vissuta in prima persona e che ha portato a un nuovo modo di lavorare.Ricorda quindi la prima uscita da Volvera, a 21 anni, per accompagnare un parente a Genova dove doveva imbarcarsi per l’Argentina, mentre la moglie evidenza la fatica fatta nel vivere, dopo il matrimonio, in una famiglia allargata.L’intervista si conclude con interventi del marito e della moglie in merito ai rapporti con il vicinato e con gli "zingari" stazionanti nella zona, all’integrazione delle frazioni di Gerbole e Zucche con il centro di Volvera.  

Volvera (TO), IT Regionpiemonte
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