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Fonte: Regione Basilicata / Regione Basilicata – Patrimonio Cultura Basilicata
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Feste popolari

Folklore e tradizione: I RITI ARBOREI E LA DANZA DEL FALCETTO

L' iniziativa viene candidata per il comune di Viggianello (Tra i Borghi più belli d'Italia), arroccato sulle pendici sud del Massiccio del Pollino, nella valle Mercure, circondato da enormi distese boscose, valli sempre verdi e da torrenti che ne aumentano il fascino e la bellezza.
Presentata su un territorio con rilevanze ambientali, paesaggistiche e antropologiche d'importanza comunitaria, l'iniziativa è volta a valorizzare tali eccellenze in un contesto socio-culturale caratterizzato da un forte vocazione agro-pastorale tipica dell'area sud della Basilicata. Tra sacro e profano, tra cielo e terra: lungo questo percorso della fede, divenuta storia, si snoda il viaggio a Viggianello attraverso i riti arborei e la danza del falcetto, momenti collettivi in grado di incidere in maniera determinata sulla identit? dei luoghi che li celebrano; si tratta di fenomeni, espressione unici in Italia, che mantengo salde le radici nei territori Lucani.
In questi luoghi lontani dai grandi centri urbani la natura non ha mai smesso di farla da padrona. E i riti arborei ne sono la testimonianza diretta. Riti propiziatori in cui l'uomo si misura con la mae­stosit? dei monumenti naturali che porta in trionfo.
Riti e tradizioni che si qualificano come il segno di una affermazione di forte identit?, come la rappresentazione di un patrimonio culturale dove la comunit? ne rivendica il ruolo, la paternit?, ma anche come grande spettacolo della natura che gli abitanti del paese offrono agli avventori. E' straordinario come nel tramonto della civilt? contadina possono ancora esistere testimonianze di un passato che sorprende per il fascino che trasmette, di una cultura fatta di oralit? e racconti, di credenze e fede, di simboli e riti su cui per lunghi secoli i paesi, la nostra gente, ha modellato la propria esistenza.
Il cosiddetto mondo dei vecchi ha lasciato, nei piccoli paesi, un'eredit? culturale oramai recepita e custodita come elemento di identit? sociale, dove la tradizione ha resistito ad ogni attacco del tempo anche cedendo, a volte, alle esigenze della rivisitazione scadendo nel commerciale folklore. Si scopre, durante i riti, che un filo segreto fatto di tradizioni unisce ancora saldamente il presente al passato. Davanti al Santo l'unione viene suggellata attraverso il rito dell'albero piantato e dominante sulle abitazioni o durante le danze dei "cirii" a rappresentare il simbolo di auspicio di abbondanza e fertilit? del futuro.
I riti arborei di Viggianello rappresentano un unicum nel ventaglio delle tradizioni del Mezzogiorno d'Italia. Nei boschi, ogni anno - per ben tre volte - vengono abbattuti gli alberi di faggio, "Pitu" e "Cuccagna", destinati al trasporto con i buoi in paese. Un terzo albero viene abbattuto, la 'Rocca', un abete bianco, che andr? a unirsi alla 'Cuccagna' a esprimere la fusione della forza virile e della fecondit? femminile e a simboleggiare la fecondit? della terra.
Prima del trasporto, gli animali ('paricchi') e i bovari ('gualani') vengono benedetti sul sagrato della chiesa, in ossequio alla sacralit? dei gesti che si consumano durante l'intero rito, che è di origine pagana.
A Viggianello si pu? assistere a questo rituale in tre periodi diversi dell'anno: la prima settimana dopo Pasqua, l'ultima domenica d'agosto e la seconda domenica di settembre.
Una festa particolare, che si svolge la terza domenica d'agosto, è quella della Madonna del Carmelo di Pedali di Viggianello.
È legata ai raccolti, in particolare a quelli del grano, e alla fertilit? dei campi. In omaggio alla Madonna, i fedeli offrono i "cirii", sagome di legno decorate con mazzetti di spighe di grano e nastri colorati; le "cinte", strutture di legno a forma di parallelepipedo piramidale decorata con candele e nastri colorati; e la "meta", sostenuta sempre da una sagoma di legno, decorata con spighe di grano, che ricorda il mucchio di grano o fieno a forma di cono, che si faceva nei campi dopo la mietitura.
Rivive ancora oggi a Pedali, durante il percorso dei"cirii", lo strano rituale del 'ballo del falcetto', ad evocare il dramma delle societ? avviate alla cerealicoltura.
Al ritmo di tarantelle le donne con i "cirii" in testa e gli uomini con la falce in mano, inscenano la mietitura del grano.

Osservazioni
La comunit? è totalmente partecipe durante questi riti e risulta straordinario nel tramonto della civilt? contadina possono ancora esistere testimonianze di un passato che sorprende per il fascino che trasmette, di una cultura fatta di oralit? e racconti, di credenze e fede, di simboli e riti su cui per lunghi secoli i paesi, la nostra gente, ha modellato la propria esistenza. Il coinvolgimento avviene mediante la fede verso il Santo Patrono, mediante mediante l'attuazione di antichi rituali quali il taglio del grano, la danza, il trasporto dei tronchi, e la musica del folclore tradizionale.
VIGGIANELLO (Potenza ), Italia Regionbasilicata
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Carnevale di Paglia