Questo sito utilizza cookie tecnici per il tracciamento anonimo degli accessi. Utilizzando i servizi di questo sito accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Maggiori informazioni
Torna alla ricerca

Fonte: Atlante delle Feste Popolari del Piemonte / Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – UniSG
Categorie
Feste popolari

Fiera di san Marco

La Fiera del 25 aprile, detta di San Marco, è di origine antica: nel 1906 su istanza della Società Esercenti e Commercianti viene trasferita all’ultimo sabato di aprile in quanto, quando non cadeva di sabato “guastava il mercato prima e poi quello dopo e combinava sempre con qualche mercato nelle città o nei villaggi circonvicini” (Rocca, 1912, p. 258).

Da molti anni era ridotta alla semplice presenza di qualche ambulante in più in occasione del mercato settimanale dell’ultimo sabato di aprile.

Nel 2004, nell’ambito del progetto “Ritorno alla Fiera”, promosso dal Gal Basso Monferrato Astigiano, viene rilanciata sotto forma di un’articolata manifestazione di promozione turistica di Cocconato e degli altri paesi della comunità collinare Unione Versa Artigiano, con la denominazione “Riviera in fiera: aria e sole, salumi e robiole”.

A far da cornice alla fiera vera e propria, per la quale gli organizzatori puntano a una m selezione degli espositori, con preferenza ai prodotti tipici alimentari e artigianali, vengono proposte molteplici iniziative collaterali, fra cui il concorso di pittura, la mostra fotografica dedicata ogni anno a un differente tema legato alla vita quotidiana cocconatese, l’esibizione degli artisti del legno della scuola Nen Mac Bosk, il tour di alcuni paesi della comunità collinare su navetta con guida turistica, la visita alla ottocentesca torre, il trenino elettrico e la carrozza a cavalli per una passeggiata lungo i punti panoramici di Cocconato, il concerto in piazza Cavour.

Da mezzogiorno sotto la Tettoia di piazza Giordano presso gli stand delle pro loco dei paesi dell’Unione Versa Astigiano si possono degustare i piatti tipici ed i vini locali.

Particolarmente suggestiva, nel pomeriggio, la rievocazione, in forma farsesca, della cosiddetta processione dei bachi, un’antica usanza contadina: in quell’occasione le donne portavano a benedire le uova dei bachi da seta, che tenevano in seno, racchiusi in un sacchetto di lino, per mantenerli ad una temperatura costante. Sotto la regia di Luciano Nattino, da piazza Cavour parte la processione con in testa il prete e il sacrista (interpretati da attori della Casa degli Alfieri), seguiti dalle donne, vestite in abiti contadini di inizio Novecento, e da un gruppo di musicisti. Attraverso via Roma il corteo raggiunge piazza Statuto, dove le donne si esibiscono in balli campagnoli e canti, mentre il prete pronuncia ironiche battute e litanie. Quindi la processione, torna in piazza Cavour per la benedizione, sempre in forma burlesca.

(AT), Italia Regionpiemonte
Geolocalizzazione: