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Fonte: Atlante delle Feste Popolari del Piemonte / Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – UniSG
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Feste popolari

Festa patronale di san Rocco

La festa patronale di san Rocco inizia il giorno di Ferragosto. Al mattino, “a partire dalle ore 10, una piccola orchestra composta da quattro/cinque elementi dà vita al ‘Carro dei musicanti’. Il gruppo sale su un rimorchio trainato da un trattore e distribuisce i sonetti nelle varie case e borgate di Reano. Il giro è una vera e propria questua. Il sonetto è una poesia in piemontese e in italiano che viene composta da alcuni poeti locali e il cui testo viene rinnovato ogni anno. In cambio del foglio volante i padroni di casa, oltre che il bere ai musicanti, offrono alla Pro Loco somme di denaro che servono per finanziare le spese per l’organizzazione della festa del giorno successivo. La giornata del 15 agosto è scandita da altri momenti festivi quali il gioco delle bocce, serata danzante, ecc.

La festa vera e propria si svolge il 16 agosto, ricorrenza liturgica di san Rocco. La comunità si ritrova presso la chiesa della confraternita dedicata all’omonimo santo, dove alle ore10.30 viene celebrata la messa. Al termine fa la sua comparsa il carro di san Rocco decorato di mazzi di fiori e addobbato ai lati con drappi raffiguranti il santo, ben distinguibile dai suoi attributi (il cane con il pane, il bastone e la conchiglia del pellegrino). Il carro tradizionale, qui come in tutti i paese in cui si svolgono analoghe manifestazioni, era in origine un carro agricolo solitamente decorato ed utilizzato solo per la celebrazione festiva, trainato da buoi ricoperti da drappi decorati. A Reano da molti anni è stato abbandonato sia il carro ligneo, sostituito ora da un rimorchio agricolo, sia i buoi aggiogati, sostituiti da un trattore. La cabina di quest’ultimo viene addobbata con i ‘muscaj’, paramosche decorati che venivano posti sulla fronte dei bovini per evitare che venissero infastiditi alle mosche. Con un originale processo di rifunzionalizzazione gli organizzatori della festa di Reano hanno traslato questo oggetto che accompagnava la processione con i buoi. Decorando la cabina del trattore assistiamo a una ri-semantizzazione dell’oggetto che persa la sua funzione originaria di paramosche rimane però a significare ai partecipanti alla festa la ‘continuità’ del mezzo di locomozione del carro.

Dalla chiesa di San Rocco ha inizio un corteo, allietato da alcuni suonatori posti sul carro, che raggiunge la piazza principale del paese, qui il carro si ferma e assume la sua funzione di palco per i ‘saut an sël cher’: chiunque voglia può quel giorno ‘saltare sul carro’ e dire ciò che vuole (in piemontese e in rima) sia per lodare, che per criticare, ma anche per dare consigli o fare ironie senza che ciò comporti alcuna sanzione. Bersagli tipici di queste pubbliche dichiarazioni sono ovviamente le autorità locali, ma anche alcune beghe di paese che vengono regolate ‘coram populo’. Nelle ultime edizioni hanno partecipato alla competizione poetica una decina di persone. Dopo essere salito sul carro e aver recitato il proprio testo l’attore di turno deve spiccare un piccolo salto (da qui il nome) e pronunciare la frase ‘faccio un salto in onore di san Rocco’. L’espressione formulare è accompagna da uno stacco musicale ottenuto, nell’edizione osservata del 2005, non già con strumenti tradizionali (fisarmonica, violini, cc.) ma con una chitarra elettrica e bonghi: anche in questo caso di osserva come la comunità reanese e gli organizzatori della festa agostana abbiano modificato i vari momenti della festa con poca coerenza filologica.

Alla recita dei ‘saut ‘d san Roc’, allegra parodia in versetti – come illustra il volantino della festa – partecipano solo i reanesi, che vivono la festa di san Rocco come un loro momento di identificazione comunitaria e non come una manifestazione volta a richiamar pubblico dai paesi vicini, cui sono riservati altri appuntamenti della giornata festiva, quali la serata danzante con il ballo a palchetto e lo spettacolo pirotecnico” (Fassino, Grimaldi, 2006, pp. 156-157).

REANO (TO), Italia Regionpiemonte
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