In occasione della festa di Sant’Antonio abate, protettore degli animali, nella parrocchia veniva celebrata una messa solenne, a cui la popolazione partecipava portando con sé un cartoccio con delle pagnotte. Durante la funzione, il parroco, seguito dai fedeli, usciva sul sagrato per la benedizione. Ognuno apriva il proprio cartoccio affinché il pane venisse benedetto e nel contempo nelle cascine venivano aperte le porte delle stalle per fare in modo che la benedizione raggiungesse anche il bestiame e venisse così protetto dalle epidemie.

Il pane benedetto, spezzettato, veniva poi consumato dai componenti le famiglie e dato anche agli animali, perché tutti fossero preservati dalle malattie.