In occasione della festa di sant’Antonio abate “ogni famiglia di Usseglio e le sue borgate portava a benedire il pane e il sale posti in un asciugamano, possibilmente chiuso con una bella coccarda colorata.. Il pane era principalmente di segala, un cereale robusto che cresce con facilità in montagna. I sacchetti, con il loro prezioso contenuto, erano appesi all’altare maggior per essere benedetti dal sacerdote durante la messa. […] Sia al pane che al sale veniva attribuito un particolare potere terapeutico: al ritorno dalla chiesa una parte era distribuita fra le persone e gli animali della casa, a scopo preventivo, un’altra conservata per poterla utilizzare nell’arco dell’anno in caso di malattia” (Bosio, Tosin, 2005, p. 75).