La festa si iniziò a celebrare subito dopo il trasferimento da Mornese a Nizza della Casa Madre dell’Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice, guidato dalla cofondatrice Maria Mazzarello che morirà nella cittadina astigiana nel 1881. Nel 1922, in occasione del Giubileo d'oro dell'Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice, il cardinale Cagliero incoronò la statua di Maria Ausiliatrice, posta sull'altare del santuario, e si svolse per la prima volta la processione per le vie della città. La Madre Generale e il suo Consiglio decisero che la festa fosse simile a quella che si celebrava a Torino Valdocco. Dal 1924, con vari adattamenti, la festa viene celebrata ogni anno, con la partecipazione del vescovo della diocesi o di un suo delegato. La festa iniziava con la veglia nel Santuario, durante la quale si susseguivano le messe fino a quella solenne delle ore 11 del 24 maggio; seguiva la processione per le vie della città con la statua di Maria Ausiliatrice, che si concludeva nel cortile dell’Istituto, con l'esposizione del Santissimo Sacramento e la benedizione. Da diversi anni è stata abolita la veglia notturna e le celebrazioni riprendono al mattino con la messa della comunità alle ore 7.00, seguita da quelle per il popolo, per gli alunni della scuola elementare, della scuola media e, alle ore 11,30, del liceo. Nel pomeriggio avviene la cerimonia di affidamento dei bambini alla Vergine Maria. La tradizionale processione viene aperta dai bambini della prima comunione, a cui seguono i membri delle varie associazioni con i loro stendardi (Croce Verde, Ospedale, ecc.); dietro al carro con la statua dell’Ausiliatrice, circondata da addobbi floreali, il sindaco e le altre autorità, le Figlie di Maria Ausiliatrice e infine il popolo. La processione è accompagnata dalla banda musicale che lungo il percorso intona brani mariani, mentre i fedeli recitano del rosario e delle invocazioni. Al termine l’esposizione e benedizione del SS. Sacramento e infine la celebrazione della messa conclusiva nel santuario.