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Morbello Core

Enrica Morbello Core

Intervistata nel 2005, Enrica Morbello Core, classe 1927, originaria di Casale Monferrato (Alessandria), non nutrì mai simpatie fasciste. In proposito ricorda quando una sua amica, accogliendo l’invito a versare l'oro per la patria, donò una bella spilla, che alcuni mesi dopo vide brillare sul petto della moglie di un gerarca: "Ben ti sta" fu il commento di Enrica Core. Il marito combatté come partigiano nella bassa Valle Susa. In occasione del Natale 1944 le inviò una lettera con il suo orologio come regalo. La staffetta recapitò solamente l'orologio, dimenticandosi la lettera. Enrica Core pensando alla morte del marito si spaventò e perse il figlio che portava in grembo. Decise allora di raggiungere il marito. Munita di documenti falsi si stabilì a Condove (Torino) dove svolgendo il ruolo di staffetta si fece corteggiare da un maresciallo tedesco per carpirgli informazioni riservate. Nell'avvicinarsi del 25 aprile 1945, con la brigata partigiana a cui apparteneva, Enrica Core mosse alla volta di Torino per prendere parte alla liberazione della città dalle truppe nazifasciste. Ricorda le fabbriche difese dagli operai per impedire che i soldati tedeschi le distruggessero durante la ritirata, i cecchini fascisti sui tetti e la difesa di una centrale elettrica da parte della sua brigata. Finita la guerra rimase con suo marito ancora alcuni mesi a Condove dove con i cavalli e i muli non riscattati avviarono per un breve periodo una ditta di trasporti. Dopo neppure un anno decisero di tornare a Casale Monferrato. Vendettero i muli rimasti in loro possesso e con il denaro ricavato fecero ergere un monumento ai caduti a Condove.  

Condove (TO), IT Regionpiemonte
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