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Fonte: Atlante delle Feste Popolari del Piemonte / Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – UniSG
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Feste popolari

Carnevale oleggese

Le machere oleggesi, protagoniste del Carnevale, sono dal 1930 Pirin e Majn, create dal poeta dialettale Pinela, che si rifece alla leggenda del contadino insofferente delle prepotenze del despota Barnabò Visconti e del suo tentativo di avvelenarlo. Il poeta definì dettagliatamente le caratteristiche dell’abbigliamento delle due maschere.

Pirin:

- cappello tondo e rigido sopra la berretta nera;

- capocchie d'oro alle orecchie;

- palamidone nero con bottoni chiari sopra un gilet vistoso, tendente al rosso;

- calzoncini al ginocchio, neri, ermeticamente chiusi con fettuccia di colore;

- calze bianche di filo;

- scarpe basse;

- tabarro con stole a scacchi rosso-neri.

Majn:

- chioma ripartita;

- mazzocchio con spilloni e "tremoline" senza retina;

- fazzoletto di seta al collo e scialle alle spalle di colore;

- veste non di seta, ricchissima nel cerchio;

- calze bianche di filo;

- ciabatte;

- granate e dorini al collo, spilla a filigrana al petto

I festeggiamenti si aprono la terzultima domenica di carnevale. Al mattino dalla sede dell’Ente Manifestazioni Oleggesi il Pirin e la Majn, con gli Stinvinit, partono in corteo, accompagnati dalla banda musicale, dalle maschere di altri paesi e dal Comitato verso il palazzo comunale. In Municipio il Sindaco consegna ufficialmente alle due maschere le chiavi della città.

Segue, in piazza Martini, il tradizionale discorso del Pirin che disquisisce in forma satirica sugli avvenimenti accaduta a Oleggio durante l’anno precedente. Nel pomeriggio, lungo i viali dell’Allea, si svolge la sfilata dei carri allegorici, intercalati da gruppi folkloristici e dalla banda musicale. La presentazione è affidata a nomi molti noti del mondo dello spettacolo.

La sfilata viene ripetuta nelle due domeniche successive. Il Giovedì grasso le strade di Oleggio, secondo un’antica tradizione, i bambini in maschera girano per il paese, visitando i negozi e recitando la frase idiomatica, senza un preciso significato “Mignà mignà chiculin", ottengono dolci, caramelle, biscotti e regali. Infine martedì grasso, a chiusura del Carnevale, un enorme fantoccio di cartapesta, ogni anno avente fattezze diverse, viene bruciato in piazza, simboleggiando il termine delle giornate di svago e allegria.

Nel 2008 il Carnevale si svolge dal 20 gennaio al 3 febbraio.

(NO), Italia Regionpiemonte
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