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Fonte: Atlante delle Feste Popolari del Piemonte / Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – UniSG
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Feste popolari

Carnevale

Due erano i momenti di festa nel periodo carnevalesco. L’ultima domenica di Carnevale si svolgeva la fasulada (fagiolata). I preparativi iniziavano al mattino, con la sistemazione nel piazzale della chiesa dei pentoloni e delle fascine per il fuoco, a cui provvedevano gli uomini. Nel contempo le donne preparavano e mettevano a cuocere gli ingredienti. La cottura proseguiva fino al pomeriggio. Dopo la recita del vespro, la fagiolata era ormai pronta e, per tradizione veniva assaggiata per primo dal parroco, che provvedeva anche alla sua benedizione, e quindi dal sindaco. La gente raggiungeva la piazza con pentolini e recipienti vari, per prendere un po’ di fagiolata, da portare a casa o consumare sul posto. Il martedì grasso si svolgevano i giochi. Uno di questi era la classica rottura delle pignatte. Nella piazza venivano appese ad una fune alcune pignatte, una sola delle quali conteneva prodotti alimentari, mentre le altre erano riempite con cenere, farina ed acqua. I partecipanti arrivavano a cavallo, al galoppo, e con un lungo bastone tentavano di rompere le pignatte. Su un lato della piazza veniva issato l’albero della cuccagna; in cima al palo, cosparso di grasso per renderlo scivoloso, veniva messo un cesto con generi alimentari. Il primo che riusciva a raggiungere la cima dell’albero, si aggiudicava il premio. La fagiolata, dopo alterne vicende, non si svolge più da alcuni anni, mentre i giochi sono stati aboliti da molto tempo.

(NO), Italia Regionpiemonte
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