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Fonte: Squilibri Editore / Squilibri editore
Categorie
Cibo e musica
Autori:
Diego Carpitella,Ernesto de Martino

Canto della trebbiatura (sul battitore)

Canto eseguito durante i lavori della trebbiatura raccolto a Pisticci nel corso della pioneristica spedizione lucana di Diego Carpitella ed Ernesto de Martino nel 1952. “Canto di lavoro polivocale a due parti, in cui la formula non l’avìa fa’ dà vita a un verso stereotipo di risposta nell’ambito di una tipica struttura AB. Si noti nella linea B il gioco di accompagnamento dominante-tonica della seconda voce, quasi di tipo strumentale. Il testo, di straordinario interesse per inventiva comica e significato storico-sociale, racconta di una donna scoperta a fare l’amore sul battitore di una trebbiatrice meccanica e smascherata da una pettinessa (pettine fermacapelli) lanciata fuori dalla parte della macchina dove esce il grano (la rimossa). Anziché alla trebbiatura eseguita con il cavallo o l’asino che corre in circolo sull’aia calpestando le messi, si fa qui riferimento alla trebbiatrice meccanica, introdotta in diverse località dell’Italia meridionale nel corso della prima metà del ’900, e in questo caso esaltata nella sua capacità di prestarsi a luogo d’amore peccaminoso”. In Giorgio Adamo (a cura di), Musiche tradizionali in Basilicata. Le registrazioni di Diego Carpitella ed Ernesto de Martino (1952), Squilibri Editore, 2012, con tre cd allegati, p. 72.

Pisticci (Matera), Italia Regionbasilicata
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