"S.Secondo: questa può dirsi l'ultima festa tradizionale dell'anno, fatta dai giornalieri e operai del paese costituiscono la 'baija del bariun'. Lo svolgimento di questa festa, tanto nella foggia del vestire come per le funzioni religiose è simile a quella di sant'Eligio, differisce solo nel fatto che i soci della 'baija del bariun' non vanno a cavallo durante la festa. Inoltre questa società religiosa tiene una propria chiesetta detta di san Secondo, ed una bella statua rappresentante il patrono della festa e che viene portata in processione. ('Bariun' siccome in limonese vorrebbe dire lavoro di manovalaggio, 'bariun' di fieno ed essendo i soci della baija di san Secondo per lo più operai e giornalieri, credesi che sia appunto ciò il motivo per cui venne denominata 'Baija del bariun') (Milano, 2005, p. 212)

"Si volle far risorgere, domenica 25 agosto 1946, la sagra dell'abbadia di san Secondo, festa antica e tradizionale che da oltre trent'anni più non aveva avuto luogo. Un po' esiguo fu l'intervento dei soci di tale sodalizio i quali però, coi loro caratteristici abbigliamenti, destarono curiosa attenzione specialmente fra la colonia dei villeggianti" (Marro, 1938-1970).

"San Secondo a limone - la 'Bajia del bariun', dei manovali..." (Milano, 2005, p. 207)