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Fonte: Atlante delle Feste Popolari del Piemonte / Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – UniSG
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Feste popolari

Abbadia di san Magno

Gli attori della Compagnia di San Magno sono: Priore e Priora (marito e moglie), Massaro e Massara (marito e moglie) 2° anno, Massaro e Massara (marito e moglie) 1° anno, Tesoriere (portabandiera) solo marito, il Dedicato, tre giovani donne (charità). La scaletta gerarchica è la seguente: 1° anno Massaro (giovane); 2° anno Massaro (anziano); 3° anno Priore; 4° anno Portabandiera. Gli attori sono vestiti con abiti civili da festa, più una feluca con pennacchio colorato e bande colorate a seconda del ruolo rappresentato, più un bastone. Le azioni che si susseguono sono: 1) consegna sonetti alle famiglie della comunità; 2) Massari, Massare, Portabandiera attendono la banda musicale; 3) si raggiunge il Priore; 4) vestizione, rinfresco, posizione delle cerità c/o la casa del Priore; 5) si va a prendere il Dedicato; 6) Santa Messa con benedizione del pane; 7) processione del santo; 8) consegna del pane benedetto mettendolo nelle charità; 9) pranzo; 10) si va a prendere il nuovo Massaro; 11) festa, musica nel cortile della casa del nuovo Massaro; 12) consegna del cappello; 13) continuazione della festa e sua conclusione c/o la casa del Massaro anziano e quello entrante; 14) consegna dei cappelli, lance, bastoni, cerità al Massaro anziano.

Cronologia della festa: alle ore 09 circa del mattino della festa i due Massari, le due Massare ed il Portabandiera si trovano nella piazza del paese ed aspettano che la banda musicale si componga. A suon di musica si recano dal Priore. Questi ha preparato i cappelli per i Massari, i piumini, i bastoni, le lance, le charità, vale a dire i costumi della Compagnia. La banda suona, si fa un rinfresco e le ragazze si posizionano la charità in testa. Alle ore 10 circa si va a prendere il Dedicato. Costui è la persona alla quale viene dedicato il sonetto, che dura in carica solo un anno e che non fa parte dello stato maggiore della Compagnia. E' colui che elargisce una cospicua offerta alla Compagnia per il finanziamento della festa e ovviamente gode di grande considerazione. Alle ore 11 Messa Solenne durante la quale viene benedetto il pane. Avviene la processione del santo per le vie del paese accompagnati dalla banda musicale. Durante la processione nelle ceste della charità viene riposto il pane benedetto. Segue il pranzo della "Baja di San Magno": tutti possono partecipare a proprie spese ad eccezione dei Massari, delle ragazze che portano le charità, del Dedicato e di eventuali autorità religiose e civili per i quali il pranzo è pagato a spese della Compagnia del San Magno. Finito il pranzo tutti si recano a prendere il "Massaro nuovo". La banda entra nel suo cortile a suon di musica ed è gran festa. Di norma il Massaro anziano si toglie il proprio cappello e lo dà al Massaro entrante. La festa si conclude presso la casa del Massaro anziano il quale l'anno successivo sarà Priore. E' da lui che vengono posati i cappelli, le lance, i bastoni, le charità ecc. La domenica successiva i 4 Massari distribuiscono il pane benedetto a tutte le famiglie del paese raccogliendo ancora offerte. Un tempo questo pane veniva dato alle bestie durante le malattie, infatti San Magno è il protettore degli armenti (cfr. Nicoletti, Guerrini, 2004-2005, pp. 3-5).

Sul pane benedetto ricoperto di lunghi nastri (carità) si veda anche Borra, Grimaldi (2004).

"A Festiona, piccola frazione del comune di Demonte, la festa più importante e sentita dalla comunità è la ricorrenza in onore di San Magno, che si ripete a scadenza annuale nella seconda domenica di agosto. L'organizzazione dell'evento è compito dell'Abbadia: ogni membro ha un suo ruolo preciso, secondo una fitta scala gerarchica che si rinnova ed evolve ogni anno. Infatti le cariche aumentano di grado con il passare degli anni, si inizia con la carica di Massaro fino ad arrivare a quella di Priore, prima di uscire ufficialmente dalle gerarchie della festa si ricopre il ruolo di Portabandiera. Il Priore è il massimo responsabile della festa, lui organizza lfintera giornata e ingaggia la banda musicale. L'abbigliamento tipico del priore è composto da feluca di vari colori con pennacchio rosso e in mano ha, come simbolo di potere, un bastone da passeggio. Oltre ai membri maschili dell'Abbadia, ricoprono un ruolo importante anche le loro mogli che portano in processione una particolare torcia ornata con un nastro rosso; in più tre di loro (le nubili) portano sul capo la cesta con il pane benedetto (charità) che verrà poi distribuito ai fedeli. Dal 1953 è stata introdotta la figura del Dedicato: questo personaggio rappresenta il signorotto buono della zona e a lui viene intitolato il sonetto in onore di san Magno. La festa dura per tutta la giornata, si inizia alla mattina a buon ora con la banda musicale che richiama tutti gli abitanti della frazione, si prosegue con il corteo che muove verso la casa del priore per la prima bicchierata. Successivamente (sempre in corteo) si raggiunge la casa del Dedicato, al quale viene consegnato il sonetto, l'ultima tappa è la chiesa dove si tiene la solenne funzione religiosa. Prima del pranzo comunitario viene portata in processione la statua del santo per le vie del paese. Al pomeriggio avvengono gli scambi delle consegne che segneranno le gerarchie della festa dell'anno seguente.

Durante le ore serali e notturne hanno inizio i balli popolari" (Bertone, 1998, pp. 29-33).

(CN), Italia Regionpiemonte
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